sábado, 14 de marzo de 2020

Polvere


Quindi, dietro la finestra,
o se cammino tra loro,
eccoli:
i volti delusi,
lo sguardo cieco,
la fronte nella nebbia ruminando la fortuna degli altri,
la malattia degli amanti abbandonati,
il bambino da solo,
il feto morto,
la povera donna senza uomo,
e senza se stessa,
il vecchio in esilio,
la crudeltà dei pretoriani delle cose,
la fame degli affamati,
gli schiavi alle monete...

Una lunga catena di sfortunati,
una catena disperata di disperati..

Nel cielo
un angelo sembra piangere il triste destino degli uomini
e ricorda la bellezza del primo uomo
e l'amore del Padre per quella creatura,
debole e magnifica,
quello amore strazziante.


Adesso piove.

Qui, nella terra della polvere che respira,
la polvere che pensa, sente e ama.
Questa polvere che piange
e a chi manca qualcosa, e soffre,
con la malinconia di non sapere cosa manca.

Dove puoi andare?
Chi lo ama?
Perché il buio?
Perché la solitudine della intemperie?

Qual è il porto, la casa?

E dove è quella felice taverna alla fine del mondo?