martes, 11 de abril de 2006

Bodies

El 9 y el 10 de abril hubo elecciones en Italia. Ya sé que esto se sabe.

Ahora bien.

Como pasa desde hace tiempo, especialmente en Europa (no, no..., también aquí..., también, sí...), no faltaron las dispustas en torno al Crucifijo: 'sáquenlo del cuarto oscuro...; no, no lo saquen...', 'lo saco porque se me da la gana...; pero ¿por qué lo sacaron?'.

No es cosa rara, después de todo. Hace tiempo que el asunto se menea de mil maneras.

Las razones que se usaron esta vez en la disputa no son para despreciar tampoco.

Así, por ejemplo, se entera uno de que existe una UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (disculpe mi ignorancia...)

El programa para 'descrucificar Italia' que allí promueven es toda una cruzada, si me perdonan la ironía...

ver


Un cittadino si è rifiutato di votare
Crocifisso nei seggi: polemiche
In provincia di Ancona Treviso proteste di elettori per la presenza del simbolo religioso. A Terni proteste per la sua rimozione

SENIGALLIA (ANCONA) - Al seggio elettorale n. 19 delle elementari Puccinì di Senigallia (Ancona) un elettore ha chiesto al presidente del seggio di togliere il crocifisso dal muro. Al suo rifiuto, ha ritirato le schede elettorali ma non ha votato e ha preteso che venisse messo a verbale un messaggio in cui spiegava di essere «impossibilitato a votare per la presenza del simbolo della religione cattolica apostolica romana, detto crocifisso, nelle sale delle votazioni». L'elettore è un simpatizzante dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, l'Uaar, un'associazione che chiede, anche nel sito web, a soci e simpatizzanti che trovino simboli religiosi al seggio di far verbalizzare il loro dissenso prima di esprimere il voto.
TREVISO - Polemiche anche nel comune trevigiano di Cornuda sulla presenza dei crocifissi nei seggi elettorali, che un cittadino ha chiesto, e ottenuto, venissero tolti. A farlo è stato un pensionato che ha manifestato disagio per la presenza del simbolo religioso, chiedendo che venisse tolto. Dopo una breve consultazione con il responsabile dell'ufficio elettorale municipale, il presidente di questa sezione di voto, e in seguito quelli delle altre cinque, ha acconsentito a togliere i crocifissi, dandone comunicazione anche alla Prefettura di Treviso. Sull'episodio è intervenuto il capogruppo di Forza Italia in Regione, Remo Sernagiotto, lamentando che il sindaco di Cornuda «non è intervenuto per riportare uno dei simboli più importanti delle nostra cultura al suo posto. A questo punto - prosegue Sernagiotto - mi chiedo se la decisione di togliere i crocifissi non sia arrivata direttamente dal Sindaco; in questo caso si tratterebbe di una presa di posizione che assume una denotazione politica molto grave che va condannata». Il sindaco, Bruno Comazzetto (Margherita), ha dichiarato di non aver preso alcuna decisione in proposito, dato che la responsabilità delle operazioni nelle sezioni elettorali è di competenza dei presidenti di seggio. Il sindaco, che ha chiesto di di avere una relazione scritta dal responsabile dell'ufficio elettorale comunale, ha osservato che il crocifisso fa parte del corredo delle aule scolastiche (come sancito recentemente anche dal Consiglio di Stato), ma il discorso cambia quando queste diventano sede di un seggio elettorale. «E noi, teoricamente - ha rilevato - dobbiamo rimuovere qualsiasi simbolo o altro oggetto che possa mettere a disagio gli elettori».
TERNI - Opposto il caso della sezione elettorale numero 8 di Fornole, frazione di Amelia (Terni), dove, pochi minuti prima dell'apertura delle urne, è stato il presidente del seggio a rimuovere il crocifisso, suscitando le immediate proteste di alcuni rappresentanti di lista del centrodestra impegnati a vigilare sulla regolarità del voto. I carabinieri della locale stazione, immediatamente avvertiti, sono intervenuti e hanno effettuato un sopralluogo. Al momento le operazioni di voto vanno avanti regolarmente, ma il crocifisso non è stato ancora rimesso al suo posto.
È «un segno d' intolleranza», secondo il senatore dell' Udc Maurizio Ronconi, «ma soprattutto - osserva lo stesso Ronconi in una nota - potrebbe rappresentare una volontà determinata ad influenzare gli elettori». «Questo perchè - spiega Ronconi - la normalità è rappresentata dalla presenza del crocifisso e non dalla sua rimozione»

Domingo de Ramos. Claro que sí. No deja de ser un momento misteriosamente significativo para pedir que retiren el Crucifijo... Momento de lo más oportuno, parece.

* * *


Oportuna también parece, por razones parecidas y a estos respectos, la muestra Bodies que mañana, 12 de abril, inauguran en Earls Court, un centro de exposiciones a 3,5 millas de Charing Cross (¿cross...?, ¡guarda!), en Londres.

Tampoco le faltan polémicas y tumultos -a favor y en contra- a esta exposición de 20 cadáveres reales y cientos de partes del cuerpo humano.

Claro que...

Saquen un Cuerpo de allí, pongan otros por allá...

Raro. Demasiado obvio, pero raro...